PROSPETTIVE DEL COUNSELING MAIEUTICO
n Facilitare il processo di comprensione interna e sintonizzazione con se stessi
n Sostenere l’acquisizione di consapevolezza sui conflitti personali, le difficoltà relazionali, i blocchi emotivi e operativi
n Potenziare lo sviluppo delle abilità comunicativo- relazionali
n Orientare nella esplorazione della propria percezione evolutiva
n Favorire il riconoscimento di compiti evolutivi sostenibili
n Riabilitare la capacità di apprendimento come occasione generativa interna e non come adeguamento a contenuti esterni.
IL COUNSELING RELAZIONALE
In questi tempi in cui il concetto di fluidità relazionale è diventato una etichetta commerciale utilizzata in modo equivoco perdendo la sua anima di auspicio di evoluzione sociale, il counseling può collocarsi come una nuova cultura dell’aiuto finalizzata a rispondere ai bisogni emergenti, filtrando negli interstizi delle dinamiche relazionali.
Fuori dagli ambiti professionali della psicoterapia, con i quali può integrarsi senza sovrapposizione alcuna di competenze, il counselor è un professionista che ha il compito di accompagnare la persona in un percorso di autodeterminazione e responsabilità verso la propria esistenza.
L’obiettivo del counselor è quello di aiutare a gestire difficoltà, conflitti e incomprensioni in qualsiasi tipo di relazione e potenziare il percorso personale e professionale, dando riconoscibilità ad alcune caratteristiche della persona utilizzate in maniera inefficace.
AMBITI DI APPLICAZIONE
n Percorsi privati di crescita personale,
manutenzione emotiva, gestione del conflitto
n Relazioni famigliari
n Contesti scolastici e universitari
n Contesti aziendali e professionali
n Contesti educativi
n Contesti comunitari
n Contesti socio – sanitari e ospedalieri
n Contesti artistici e culturali
DESTINATARI
Adolescenti
e adulti
MODALITA' DEGLI INCONTRI
Incontri individuali
Formazione in gruppo
Studio privato
Trasferte
On-line
SPECIFICITA' DEL COUNSELING MAIEUTICO
n Concezione olistica della salute:
il benessere richiede un equilibrio tra mente e corpo condizionato da fattori biologici, psicologici e sociali sistematicamente interconnessi.
La relazione è per sua natura multidimensionale e inevitabilmente complessa e l’interesse per il benessere relazionale delle persone è prevenzione e tutela della salute.
n Il conflitto come indicatore di interesse relazionale
e sede di apprendimento:
la dimensione conflittuale, sia essa intrapersonale o interpersonale, demonizzata come fattore di sofferenza emotiva, può essere considerata il contenuto contingente o connaturato alla relazione e può trasformarsi in una occasione generativa di apprendimento: una buona gestione del conflitto non comporta la sua risoluzione ma favorisce la riabilitazione della propria capacità di imparare da se stessi e dagli altri.
n L’approccio maieutico:
si pone nella logica del “tirar fuori” e quindi di accrescere nella persona la capacità di darsi delle risposte meno eterodirette, contrariamente agli approcci tradizionali che strutturano la relazione di aiuto nella logica di subentrare alla carenza della persona, alla sua incapacità di far fronte alle difficoltà.
n Valenza pedagogica del percorso:
il counseling maieutico restituisce la titolarità e la padronanza del conflitto al cliente in vista di una gestione evolutiva autodeterminata della dinamica relazionale che lo ha creato e in questa ottica responsabilizza la persona ad assumersi nuove prospettive emotive e operative.
n Sostenibilità:
non si può apprendere qualcosa che non appartiene alle proprie motivazioni, predisposizioni e capacità e la qualità morale e operativa dell’apprendimento richiede il rispetto dei modi e dei tempi di ognuno.
n Setting di laboratorio:
il colloquio di counseling maieutico favorisce un setting non fisso e definito ma un ambiente di lavoro che diventa una presenza di lavoro, con tecniche e strumenti che consentono alla persona di essere protagonista interattivo del proprio percorso.